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Con arte moderna ci si riferisce alle opere artistiche prodotte approssimativamente tra gli anni 1860, epoca di transizione tra romanticismo e realismo, e gli anni 1970, punto d’inizio dell’arte post-moderna. Il termine arte moderna denota lo stile e la concezione dell’arte propri di quell’epoca e, più in generale, alle espressioni artistiche che esprimono una forma di “rifiuto” per il passato e di apertura alla sperimentazione. Gli artisti moderni collaudarono nuove forme visive e avanzarono concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell’arte, alternando periodi più “realisti” (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più “simbolisti” o “espressionisti” fino all’astrazione. L’anno, dunque, che in genere si considera convenzionalmente come il punto d’inizio dell’arte moderna è il 1863, cioè l’anno in cui Edouard Manet esibì il suo dipinto Colazione sull’erba a Parigi. Si potrebbero, comunque, prendere in considerazione date ancora precedenti a questa: il 1855 quando Gustave Courbet esibì L’atelier dell’artista. uno dei più influenti è il movimento espressionista attivo, nelle sue varie declinazioni, in Francia e in Germania. Se realismo ed impressionismo nacquero come tentativi di dipingere la realtà in maniera realistica, l’espressionismo mirò a trasmettere attraverso l’arte non tanto la forma esteriore della realtà quanto i moti interiori dello spirito o della realtà stessa. L’arte moderna sbarcò negli Stati Uniti nel secondo decennio del secolo ventesimo, e fu rafforzata dalla fuga dall’Europa di numerosi artisti: fu solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, che gli Stati Uniti diventarono una fucina di movimenti artistici ed avanguardistici che fecero da ponte tra l’arte moderna e l’arte postmoderna (o contemporanea) che va dagli anni Settanta ad oggi. Gli anni Cinquanta e Sessanta videro l’emergere di movimenti riconducibili alla corrente dell’arte astratta, in parte derivazione dell’espressionismo: tra i più conosciuti l’espressionismo astratto e l’Action Painting di Pollock e de Kooning e la pittura a “campi di colore” di Rothko. Sempre a partire dagli anni Sessanta si sviluppò inoltre l’Arte concettuale con la nascita della Pop art, del NeoDadaismo, delle Performance, del Minimalismo e da altre correnti che influenzarono anche l’arte contemporanea. Non solo. C’è stata la continua evoluzione dell’arte moderna italiana e internazionale, terreno su cui svolgere un itinerario che porti nel mondo delle esperienze espressive, generate dalle “varie”avanguardie e neoavanguardie, dall’astrazione materica e gestuale, dal concettuale e dall’informale, dal nuveau réalisme all’arte povera. |
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L’arte contemporanea si riferisce generalmente all’arte creata nel presente. L’uso dell’aggettivo generico “contemporanea” per definire l’arte dei nostri giorni è dovuto anche in parte alla mancanza di una scuola artistica dominante o distinta riconosciuta da artisti, storici dell’arte e critici. L’espressione tende ad includere tutta l’arte creata dagli anni Settanta del XX secolo o, in alternativa, dalla presunta fine dell’arte moderna o periodo modernista fino ai giorni nostri. L’arte creata o rappresentata dalla fine del modernismo è alcune volte chiamata arte postmoderna, tuttavia postmodernismo si può riferire sia al contesto storico che all’approccio estetico utilizzato; per di più molti lavori di artisti contemporanei non presentano quegli elementi chiave che caratterizzano l’estetica postmoderna, l’aggettivo contemporanea può quindi essere preferito perché più inclusivo. Come nelle ricerche critiche di altre discipline comunque, il termine non ha esaurito le sue spinte propulsive ma che, invece, sono ben vive nel presente e proprio per questo di difficile definizione. L’arte contemporanea si manifesta in varie modalità tutte interdipendenti: videoarte, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, disegno, musica, performance, installazioni. Forse l’aspetto che meglio la definisce è la difficoltà di definirla criticamente. Prima della fine degli anni Sessanta infatti la maggior parte delle opere poteva essere etichettata facilmente come frutto di una particolare scuola pittorica. L’arte dopo l’era moderna si è trasformata seguendo anche i cambiamenti economici, globale, politici e socioculturali. La sempre maggior velocità e mole di scambi di idee, risorse economiche, informazioni e cultura intorno al globo avviene anche nel mondo dell’arte. Molte delle barriere e distinzioni all’interno dell’arte sono cadute contribuendo ad una vivacità e multidisciplinarietà tipica dell’arte contemporanea che ne ha fatto spesso ragione d’essere. Si tratta di un fenomeno che ha avuto nello studio e nella ricerca su se stesso parte importante della sua realtà. Lo studio degli strumenti artistici spesso innovativi e l’uso degli stessi senza altro fine hanno caratterizzato molta parte di ciò che possiamo definire arte contemporanea. |